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orari  S.Messe  Festive

7-8,30-10-11,30-16-17,30                    7–8.30–10–11.30–16–17.30

 


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6 ottobre 2024               Anno B 2023-2024  

ATTENZIONE, NON C'E' IL FOGLIETTO GUIDA MULTILINGUE 

ALL’INGRESSO  
Venite, adoriamo: prostriamoci a colui che ci ha
creato perché e nostro Signore e nostro Dio.

LETTURA Is 45, 20-24a
Lettura del profeta Isaia

Così dice il Signore Dio: «Radunatevi e venite, avvicinatevi tutti insieme, superstiti delle nazioni! Non comprendono quelli che portano un loro idolo di legno e pregano un dio che non può salvare. Raccontate, presentate le prove, consigliatevi pure insieme! Chi ha fatto sentire ciò da molto tempo e chi l’ha raccontato fin da allora? Non sono forse io, il Signore? Fuori di me non c’è altro dio; un dio giusto e salvatore non c’è all’infuori di me. Volgetevi a me e sarete salvi, voi tutti confini della terra, perché io sono Dio, non ce n’è altri. Lo giuro su me stesso, dalla mia bocca esce la giustizia, una parola che non torna indietro: davanti a me si piegherà ogni ginocchio, per me giurerà ogni lingua. Si dirà: “Solo nel Signore si trovano giustizia e potenza!”».

SALMO Sal 64 (65)

Mostraci, Signore, la tua misericordia.

Per te il silenzio è lode, o Dio, in Sion,
a te si sciolgono i voti.
A te, che ascolti la preghiera,
viene ogni mortale. R

Pesano su di noi le nostre colpe,
ma tu perdoni i nostri delitti.
Beato chi hai scelto perché ti stia vicino:
abiterà nei tuoi atri. R

Ci sazieremo dei beni della tua casa,
delle cose sacre del tuo tempio.
Con i prodigi della tua giustizia,
tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza. R

EPISTOLA Ef 2, 5c-13
Lettera di san Paolo apostolo agli Efesini

Fratelli, per grazia siete salvati. Con lui ci ha anche risuscitato e ci ha fatto sedere nei cieli, in Cristo Gesù, per mostrare nei secoli futuri la straordinaria ricchezza della sua grazia mediante la sua bontà verso di noi in Cristo Gesù. Per grazia infatti siete salvati mediante la fede; e ciò non viene da voi, ma è dono di Dio; né viene dalle opere, perché nessuno possa vantarsene. Siamo infatti opera sua, creati in Cristo Gesù per le opere buone, che Dio ha preparato perché in esse camminassimo. Perciò ricordatevi che un tempo voi, pagani nella carne, chiamati non circoncisi da quelli che si dicono circoncisi perché resi tali nella carne per mano d’uomo, ricordatevi che in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d’Israele, estranei ai patti della promessa, senza speranza e senza Dio nel mondo. Ora invece, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.

VANGELO Mt 20, 1-16
✠ Lettura del Vangelo secondo Matteo

In quel tempo. Il Signore Gesù disse: «Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi».

 

DOPO IL VANGELO  
Signore, cessi la tua ira;
sii clemente verso le colpe del tuo popolo,
come giurasti su te stesso, o Dio.

ALLO SPEZZARE DEL PANE
Annunzierò, o Dio, le tue gesta mirabili,
gioisco in te ed esulto,
canto inni al tuo nome, o Altissimo.

ALLA COMUNIONE
Scorre la vita e i nostri giorni volgono alla fine.
Fin che c’è dato tempo
leviamoci a dar lode a Cristo Signore.
Teniamo accese le lampade
perché il Giudice dell’universo
sta per giudicare tutte le genti.

Meditazione
Nella logica evangelica il sorpasso non viene mai da dietro ad avanti, quanto piuttosto il contrario dal davanti al di dietro. L’essere stato superato e quindi passar dietro a qualcun’altro nel vocabolario di Gesù è segnale di vittoria .
Ricordate Pietro quando viene sgridato: vade retro. Vai indietro Pietro. L’intervento è stato pedagogico. Gesù lo rimprovera per il suo bene. Sappi Pietro che solo stando dietro entrerai vittorioso nel Regno di Dio. Nelle gare evangeliche non bisogna ambire alle prime posizioni, quanto alle ultime. Perché appunto gli ultimi saranno i primi.
Ora venendo al Vangelo cogliamo che gli operai dell’ultima ora vengono premiati per primi, mentre i primi vengono premiati per ultimi e se leggiamo la parabola in termini escatologici, verifichiamo che gli ultimi entrano per primi in paradiso. Ad onor del vero dalla parabola constatiamo che ciascuno riceve il suo denaro e questo significa che entrambi, sia i primi che gli ultimi tagliano il traguardo finale. Quindi possiamo dire: tutti vanno in paradiso!
Ma, colpo di scena, uno di loro riceve una squalifica. Chi è?
E’ colui che ha mormorato contro il padrone. Quello che è invidioso della bontà del padrone ed è quello che dice di aver sopportato il peso della giornata.
Ora è ovvio che si è preso la squalifica. Come può pretendere uno di entrare in paradiso, nella vita nuova, se ha mal sopportato la sua vita terrena sputando sentenze su Dio e sugli uomini? Ecco allora il segreto per il paradiso è questo: accogliere la vita come viene, a volte da ultimi e a volte da primi, sempre però con l’umiltà degli ultimi.